LA PERVERSIONE DELLA QUESTIONE DEL GENDER NELLA CHIESA BERGOGLIANA

di Max Tex

(5 luglio 2020)

La falsa chiesa Bergogliana e’ decisamente schierata anche se al momento le posizioni al suo interno possono apparire ingannevolmente variegate.

Si tratta infatti delle indicazioni programmatiche dei modernisti riguardo al sesso omosessuale o sodomitico, altrimenti noto come Gender-LBGTQ (ovvero come Lesbiche, Bisessuali, Gay, Transgender e Queer, l’ultimo termine restando peraltro per il momento indefinito) che sono chiare gia’ da molto tempo.  Vedasi al riguardo, per esempio, l’agenda del card. Carlo Maria Martini (1), nonche’ quella recente della Conferenza Episcopale Tedesca (2).

UN INTERVENTO “INTERNO” PRO GENDER-LBGTQ

Un recentissimo esempio degli orientamenti interni nella chiesa di Bergoglio e’ quello del sito web dei gesuiti che ha sdoganato il sesso LBGTQ.

Vedasi al riguardo la nota apparsa su Stilum Curiae, autore (3) il gesuita spagnolo José María Rodríguez Olaizola che divaga “a ruota libera” sul gay pride.

Il religioso menziona in particolare il diritto alla pari dignitatra tutti gli uomini indipendentemente dal loro orientamento sessuale e vagheggia in toni quasi lirici (sembra di sentire riecheggiare la canzone atea “Imagine” di John Lennon) di un possibile futuro in cui la “chiesa” (non si capisce bene quale) possa riconoscere tutti i diritti alle persone LBGTQ, per modo che tutti abbiano riconosciuto ufficialmente nella stessa Chiesa il diritto a rapporti e unioni LBGTQ.

Ma quali sono le basi razionali di questi possibili (e si spera solo ipotetici) orientamenti ecclesiali? Vi sono o meno basi scientifiche, razionali o teologiche? Quali obiezioni  decisive e’ possibile muovere? Vediamo di che si tratta.

PRIMA OBIEZIONE: PARI DIGNITA’ GIA’ ESISTENTE E QUESTIONI MOLESTIE E PEDOFILIA

La prima obiezione riguarda il fatto che la pari dignita’ tra tutti gli uomini e’ gia’ un dato sostanzialmente acquisito almeno nei paesi occidentali. Tuttavia occorre osservare che gli orientamenti LBGTQ possono risultare, e di fatto lo sono, anche fortemente molesti se esibiti in pubblico, e specialmente se attuati nei confronti di persone indisponibili (attuando con cio’ di fatto vere e proprie molestie sessuali), o appartenenti a categorie protette, come per esempio nel caso dei minori (pedofilia).

E’ palese infatti che anche i diritti dei non-LBGTQ devono essere protetti.

SECONDA OBIEZIONE: BASI SCIENTIFICHE INESISTENTI

La teoria Gender-LBGTQ e’ falsa. Naturalmente lo sapevamo benissimo. Si tratta come noto della teoria (o meglio congettura) secondo la quale ciascuna persona potrebbe “ridefinire” arbitrariamente i suoi orientamenti o comportamenti sessuali.

La teoria Gender-LBGTQ non ha infatti base scientifica alcuna. Ciò perché la classificazione sessuale di tipo Gender non ha alcun fondamento biologico nel DNA sia umano che animale. Infatti, sebbene la possibilita’ di difetti genetici che “mascherino” il sesso vero del-l’individuo (maschio o femmina) esista questa e’ molto rara (meno di un caso ogni diecimila individui).

Inoltre la possibilita’ di realizzare effettivamente (anche piu’ volte nel corso della vita di un individuo) la variazione o mutamento di orientamento gender mediante il cambio di sesso e’ del tutto assur-da. Infatti operazioni chirurgiche o trattamenti ormonali possono so-lo compromettere le capacita’ riproduttive dell’individuo ma non cambiarne il sesso. Questo e’ infatti stabilito biologicamente all’atto di concepimento (fecondazione dell’ovulo da parte di uno spermatozoo) e il cui codice e’ scritto nel DNA individuale. Il concetto stesso di “cambio di sesso” e’ quindi assurdo.

TERZA OBIEZIONE: ORIGINE DELLA TEORIA GENDER

Ma qual’e’ la reale origine della teoria Gender-LBGTQ?

Si tratta di questo. La teoria Gender-LBGTQ (lesbiche, gay, ecc.) sarebbe stata concepita da varie organizzazioni mondiali massoniche per il controllo demografico e la realizzazione del cosiddetto NWO, il nuovo ordine mondiale basato su una societa’ unica mondiale, con una sola cultura, una sola religione atea e una sola guida politica.

Farebbe parte di questo complotto anche il tentativo di far inserire microchip su tutta la popolazione mondiale come parte di pretese “vaccinazioni” antivirali. Ciò per attuare in realtà un vero e proprio controllo demografico mediante la “terminazione” controllata degli individui senescenti.

Parte integrante fondamentale di questo schema sarebbe l’introduzione a livello globale di una vera e propria programmazione Gender-LBGTQ. Questa sarebbe realizzata, di fatto, mediante la vera e propria castrazione chirurgica o chimica (sia maschile che femminile) e il successivo impianto di un Gender puramente apparente e non funzionale. Si tratta quindi di puro “maquillage” es-terno degli individui interessati, basato anche sull’uso di parrucche, iniezioni di siliconi sottopelle, ecc. Il risultato consisterebbe quindi la “produzione” di individui infecondi e incapaci di riprodursi, veri propri eunuchi della nuova societa’ unica mondiale!

QUARTA OBIEZIONE: LA VULGATA DELLA TEORIA GENDER LGBTQ

La diffusione e popolarizzazione della teoria gender, specialmente tra i giovani nord-americani di sinistra e di bassa scolarizzazione, e’ relativamente recente. Un esempio di questa popolarizzazione e’ dato dal caso del Associate Professor canadese Christopher Dummitt (3), il quale dopo aver discusso una tesi di Ph.D. e pubblicato libri e numerosi articoli sull’argomento ha recentemente candidamente ammesso che i suoi studi non hanno basi scientifiche (“[He] admits he ‘basically just made up’ claims in transgender scholarship“). Cio’ significa che studi scientifici seri sull’argomento non esistono? E’ probabile!

QUINTA OBIEZIONE: IL DEPOSITUM FIDEI DELLA CHIESA CATTOLICA

Ma le obiezioni più serie sono indubbiamente quelle teologiche.

Non esiste infatti alcuna base nel “Depositum fidei” della Chiesa Cattolica a favore della teoria Gender-LGBTQ.

Peraltro il tentativo di giustificazione da parte dei pro-Bergogliani e’ in atto. Ne’ e segno evidente la recente pubblicazione da parte della Pontificia Commissione Biblica (PPB) del Vaticano di un libro sull’intepretazione del peccato di Sodoma (5). Il gesuita padre Pietro Bovati, segretario della PPB, ha detto che il lavoro è stato svolto per espresso desiderio di papa Francesco. Si tratta quindi da parte di Bergoglio, in primis, e di tutto il suo entourage moder-nista di un chiaro tentativo di normalizzare l’omosessualità nella Chiesa cattolica, riducendo il “peccato di Sodoma” (Genesi 19, 1-29) a “una mancanza di ospitalità”.

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(1) REFUTAZIONE RAZIONALE DEI MODERNISTI: IL CASO DI CARLO MARIA MARTINI https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3427469360598667&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=uxyu4ekTJWW8t3Xr

(2) REFUTAZIONE RAZIONALE DEI MODERNISTI: IL NUOVO CASO DI GEORG BATZING https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3469561466389456&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=KYdecksJB1OkWyfj

(3) 30 Giugno 2020, Stilum Curiae di Marco Tosatti. https://www.marcotosatti.com/2020/06/30/gesuiti-il-sito-web-sdogana-il-diritto-allamore-omosessuale/

(4) https://www.lifesitenews.com/news/gender-historian-admits-he-basically-just-made-up-claims-in-transgender-scholarship?

(5) “Cos’è l’uomo? Un itinerario di antropologia biblica”, Pontificia Commissione Biblica (PBC), 16 dicembre 2019.

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